YS I 1: Rimuovere il giogo dell’ignoranza

Ci sono molti modi per favorire la Luce della consapevolezza in questi tempi bui, e un mini-corso dei principi base dello yoga è senza dubbio uno di questi. Con questo post, propongo ai lettori di Nisbacat di avventurarsi in un viaggio negli Yoga Sutra di Patanjali, il principale testo di riferimento della disciplina dello yoga. I suoi 196 aforismi analizzano nel dettaglio i meccanismi alla base del funzionamento della mente umana, i mille trucchi usati dai sensi e il valore del discernimento.

La disciplina dello yoga è ben lungi dall’essere la semplice pratica di posture, più o meno ginniche, con la quale viene oggi per lo più identificata.

Partiamo quindi, e tuffiamoci a capofitto in una pratica tutta interiore. L’unico suo fine è accendere la lampadina del cervello – ne siamo tutti dotati, ebbene sì – e liberarci dai messaggi ingannevoli e fuorvianti che ci bombardano di continuo dal mondo esterno.

Lo yoga è Essere qui e ora

YS I 1

Vivere qui e ora lungo la via dello yoga

Cos’è, quindi, lo yoga? Fare tanti saluti al Sole, recitare il mantra Om, meditare?

No. Lo yoga è Essere

Essere qui e ora, nel pieno rispetto della propria natura e di quella che ci circonda, in ogni momento e qualunque cosa si stia facendo.

La parola yoga deriva dal sanscrito yug, la stessa radice del nostro termine “giogo“. Lo yoga, quindi, altro non è che un giogo – positivo e tutto interiore – che viene imposto alla mente al fine di distoglierla dai mille gioghi negativi ed esteriori che sono altro da sé, ma che ciò nonostante condizionano inesorabilmente la vita umana. 

Lo yoga rimuove il giogo dell’ignoranza di sé e del mondo e aiuta a far splendere la Luce della piena consapevolezza in ogni istante.

Lo yoga conduce lungo la via verso la liberazione, a ritrovare la pace con sé stessi e con ciò che ci circonda. Una via impervia che richiede un grande e incessante impegno d’introspezione e purificazione interiore per riscoprire la propria vera natura… la stessa dell’intero universo.

 

Uscire dalla caverna e riassaporare la vita

Non siamo gli omuncoli incatenati ai social e spinti a consumare in modo acritico che l’era oscura di disfacimento di ruoli e valori rappresentata da Kali Yuga (sì, anche yuga è un altro giogo…) ha fatto sì che diventassimo. Siamo Umanità pulsante, esseri in carne, ossa, sangue, mente e spirito che devono solo riuscire a liberarsi delle catene per riprendere a risplendere e a godere delle mille possibilità che ogni minuto la vita ci pone davanti. 

Lo ricordate il mito della caverna di Platone? In condizioni normali, agiamo come gli uomini e le donne incatenati che la abitano, che osservano le immagini proiettate sulla parete di fronte ad essi, del tutto incapaci di capire e sperimentare che esiste un’altro livello di realtà, diverso e migliore. Siamo incatenati con un giogo alla caverna: romperlo e affacciarsi timorosi alla sua imboccatura per vedere cosa c’è al di fuori è solo il primo passo lungo la via dello yoga. È proprio da questo passo che lo yoga ha inizio, qui e ora.


Questo post ti è piaciuto e vorresti comprendere meglio il messaggio degli Yoga Sutra, il testo centrale dello yoga? Ti piacerebbe esplorare i meccanismi di funzionamento della mente umana secondo questa millenaria tradizione?

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Il Giogo

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